Aziende in crisi a 360°

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Come si analizza una situazione debitoria di un’azienda in crisi?
Esistono molte risposte e probabilmente potrebbero essere tutte giuste o sbagliate, dipende dal punto di vista.

Potrebbero essere tutte giuste perché, se analizzate singolarmente, danno una risposta ineccepibile al singolo caso d’interesse del singolo professionista.

Nell’esempio di un consulente che fa perizie per anatocismo e usura è normale dire di fare analizzare i conti correnti per poi attaccare la banca per riavere ciò che si è pagato in più.

Nell’esempio di un legale, è corretto fare un opposizione al decreto ingiuntivo o proporre uno stralcio alla banca per somme richieste.

Ognuno fa il suo, fantastico, ma è proprio li il problema. Facendo il proprio non si ha la conoscenza o la visione totale della situazione. Devi capire per poter prevenire certe azioni che possono dare maggiori problemi da un’altra parte e se non hai la minima conoscenza della totale situazione, rischi grosso.

Se fai un’analisi dei conti correnti e attacchi la banca, ma ci sono i fornitori che premono, ecco che l’azione vale poco. Perché se è vero che riprenderai dei soldi dalla banca, ma i fornitori muoveranno un pignoramento, la banca con l’ipoteca interverrà nella procedura, perderai la casa all’asta per pochi soldi. Prenderai dei soldi dalla banca?
Certo, ma non basteranno per comprarti una nuova casa.

Non sarebbe meglio tenersi la casa e prendere i soldi dalla banca??

Ti opponi per un decreto ingiuntivo?

Bene, stessa situazione, i creditori, Equitalia o altri fornitori si muovono e la situazione non si sblocca.

Proponi uno stralcio alla banca?

Ottimo, ma se impegni tutti i soldi li, non avrai più liquidità per contenere altre azioni di altri creditori, morale: perdi soldi e il patrimonio.

Fai un fondo patrimoniale?

Benissimo, devi aspettare cinque anni perché si consolidi. Se c’è l’ipoteca della banca il fondo non tiene perché l’ipoteca della banca tiene il grado di trascrizione. Magari lo hai costituito per debiti aziendali, ma se non incassi e non puoi pagare il mutuo della casa, il fondo viene revocato in due minuti dalla banca che detiene l’ipoteca di primo grado, e tu perdi la casa.

Anche per Equitalia è una questione delicata perché può mettere un’ipoteca preventiva che si va a consolidare quando il Fondo Patrimoniale si scioglierà.

Il notaio l’atto te lo fa, ma che ne sa lui che hai problemi in azienda e la crisi non ti aiuta a pagare il mutuo?

Fai una donazione?

Se doni un immobile perché pensi che questo possa essere una soluzione, il notaio non ti farà mai domande sul perché. Tu fai un semplice atto che verrà revocato qualora qualche creditore muovesse azioni nei tuoi confronti. La donazione si consolida dopo dieci anni e un giorno dalla morte del donante e sottrae un’immobile dalla procedura esecutiva. Ecco perché la revoca è dietro l’angolo.

Il Trust?

Se fai un Trust dove tu sei il disponente, tu sei il Trustee e tu stesso sei anche il beneficiario, non solo il Trust è revocabile, è nullo in partenza.

Occhio a chi ti affidi e per cosa ti affidi.
Un atto è semplice da redarre, ciò che è difficile è capire come coordinare tutta una serie di situazioni in modo tale da capire cosa fare e quando farlo.

Non basta osservare la situazione da un solo punto di vista come fanno molti professionisti.
Se chiedi ad un commercialista, ti darà il suo punto di vista da commercialista.
Se chiedi ad un legale, ti darà il suo punto di vista da legale.
Se chiedi a chi fa analisi dei conti correnti per anatocismo e usura, ti darà il suo punto di vista da consulente.
Nessuno osserverà mai la situazione in pieno, uno per mancanza di capacità, due perché nemmeno ci hanno mai pensato.

Se guardi la situazione da un solo punto di vista rischi che facendo una data azione, provochi un effetto da qualche altra parte, proprio come ti ho spiegato sopra. Magari si rischia anche di fallire, e i soldi della banca che sarebbero dovuti entrare nelle tue tasche, vanno ad altri creditori per via del fallimento.

Capisci dove voglio arrivare?

Se invece guardi la situazione in toto, a trecentosessanta gradi, puoi capire che facendo delle azioni puoi ottenere dei risultati e puoi monitorare e correggere i tuoi passi perché sai esattamente cosa serve, quando serve perché sai esattamente dove andare per risolvere i tuoi problemi di debito.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Esistono molte risposte e probabilmente potrebbero essere tutte giuste o sbagliate, dipende dal punto di vista.

Potrebbero essere tutte giuste perché, se analizzate singolarmente, danno una risposta ineccepibile al singolo caso d’interesse del singolo professionista.

Nell’esempio di un consulente che fa perizie per anatocismo e usura è normale dire di fare analizzare i conti correnti per poi attaccare la banca per riavere ciò che si è pagato in più.

Nell’esempio di un legale, è corretto fare un opposizione al decreto ingiuntivo o proporre uno stralcio alla banca per somme richieste.

Ognuno fa il suo, fantastico, ma è proprio li il problema. Facendo il proprio non si ha la conoscenza o la visione totale della situazione. Devi capire per poter prevenire certe azioni che possono dare maggiori problemi da un’altra parte e se non hai la minima conoscenza della totale situazione, rischi grosso.

Se fai un’analisi dei conti correnti e attacchi la banca, ma ci sono i fornitori che premono, ecco che l’azione vale poco. Perché se è vero che riprenderai dei soldi dalla banca, ma i fornitori muoveranno un pignoramento, la banca con l’ipoteca interverrà nella procedura, perderai la casa all’asta per pochi soldi. Prenderai dei soldi dalla banca?
Certo, ma non basteranno per comprarti una nuova casa.

Non sarebbe meglio tenersi la casa e prendere i soldi dalla banca??

Ti opponi per un decreto ingiuntivo?

Bene, stessa situazione, i creditori, Equitalia o altri fornitori si muovono e la situazione non si sblocca.

Proponi uno stralcio alla banca?

Ottimo, ma se impegni tutti i soldi li, non avrai più liquidità per contenere altre azioni di altri creditori, morale: perdi soldi e il patrimonio.

Fai un fondo patrimoniale?

Benissimo, devi aspettare cinque anni perché si consolidi. Se c’è l’ipoteca della banca il fondo non tiene perché l’ipoteca della banca tiene il grado di trascrizione. Magari lo hai costituito per debiti aziendali, ma se non incassi e non puoi pagare il mutuo della casa, il fondo viene revocato in due minuti dalla banca che detiene l’ipoteca di primo grado, e tu perdi la casa.

Anche per Equitalia è una questione delicata perché può mettere un’ipoteca preventiva che si va a consolidare quando il Fondo Patrimoniale si scioglierà.

Il notaio l’atto te lo fa, ma che ne sa lui che hai problemi in azienda e la crisi non ti aiuta a pagare il mutuo?

Fai una donazione?

Se doni un immobile perché pensi che questo possa essere una soluzione, il notaio non ti farà mai domande sul perché. Tu fai un semplice atto che verrà revocato qualora qualche creditore muovesse azioni nei tuoi confronti. La donazione si consolida dopo dieci anni e un giorno dalla morte del donante e sottrae un’immobile dalla procedura esecutiva. Ecco perché la revoca è dietro l’angolo.

Il Trust?

Se fai un Trust dove tu sei il disponente, tu sei il Trustee e tu stesso sei anche il beneficiario, non solo il Trust è revocabile, è nullo in partenza.

Occhio a chi ti affidi e per cosa ti affidi.
Un atto è semplice da redarre, ciò che è difficile è capire come coordinare tutta una serie di situazioni in modo tale da capire cosa fare e quando farlo.

Non basta osservare la situazione da un solo punto di vista come fanno molti professionisti.
Se chiedi ad un commercialista, ti darà il suo punto di vista da commercialista.
Se chiedi ad un legale, ti darà il suo punto di vista da legale.
Se chiedi a chi fa analisi dei conti correnti per anatocismo e usura, ti darà il suo punto di vista da consulente.
Nessuno osserverà mai la situazione in pieno, uno per mancanza di capacità, due perché nemmeno ci hanno mai pensato.

Se guardi la situazione da un solo punto di vista rischi che facendo una data azione, provochi un effetto da qualche altra parte, proprio come ti ho spiegato sopra. Magari si rischia anche di fallire, e i soldi della banca che sarebbero dovuti entrare nelle tue tasche, vanno ad altri creditori per via del fallimento.

Capisci dove voglio arrivare?

Se invece guardi la situazione in toto, a trecentosessanta gradi, puoi capire che facendo delle azioni puoi ottenere dei risultati e puoi monitorare e correggere i tuoi passi perché sai esattamente cosa serve, quando serve perché sai esattamente dove andare per risolvere i tuoi problemi di debito.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

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