Come non perdere la casa per debiti d’Azienda

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La Tua Azienda è Piena di Debiti e Rischi che i Creditori Ti Portino Via la Casa?

Leggi come Puoi proteggerla dall’aggressione di Banche e Fornitori.

La storia di oggi riguarda un imprenditore Lombardo che da anni lavora nel settore del tessile. La sua SNC, produce tessuti per moltissime marche prestigiose, li taglia, li confeziona e ci applica sopra l’etichetta con il brand che domani tu pagherai uno sproposito perché pensi che sia stato il signor XXX a confezionarlo di persona per te.

La SNC ha altri due soci, la moglie e il fratello.

La sua azienda ha sempre lavorato moltissimo, uno perché lavora davvero bene, due perché fino a non molti anni fa il Made in Italy era una caratteristica importante e le case di firma, volevano assolutamente prodotti ritagliati in Italia.

Le cose funzionano alla grande, il lavoro non manca, anzi, Luciano deve assumere molti dipendenti per stare dietro alle commesse che le aziende gli commissionano. Tessuti particolari, ritagli alla moda, colorazioni speciali, insomma tutto e di più per ottenere un prodotto finito e di qualità.

Luciano non bada a spese, si fa carico di debiti per ampliare la sua azienda.
Le banche vedono i suoi fatturati e sono ben felici di aprire posizioni di affidamento per anticipi fatture e pagamento stipendi. Facciamo un bel centomila euro per ogni affidamento in modo da consacrare per bene la tua volontà di impresa.

Luciano lavora in tromba per circa sette anni poi le cose incominciano a declinare. Le commesse sono sempre meno, gli “stilisti” chiedono prezzi di produzione più adeguati perché i prezzi dei capi cominciano ad essere fuori mercato per gli acquirenti. La crisi incomincia a farsi sentire, la gente comincia a comprare robaccia prodotta in stati che nemmeno se ne conosceva l’esistenza se non dalla lettura delle etichette.

I mercati crollano e le case di marca cominciano a spostare la produzione dei capi e dare lavoro alle aziende dei paesi dell’est in modo da poter essere competitivi sul mercato.

Ecco che nel giro di un anno, Luciano si ritrova con il culo per terra e con l’azienda in crisi.

Lavoro pari a zero, dipendenti da pagare, tasse da pagare e banche che chiedono le loro rate.

Luciano è disperato, non sa dove sbattere la testa. I debiti non lo fanno dormire la notte e l’ansia di andare in azienda il mattino seguente lo martella insistentemente.

“Perché il nostro stato permette tutto questo.
Perché non c’è un minimo di tutela per le persone come noi che per anni abbiamo foraggiato e sostenuto il Paese con i nostri soldi. Abbiamo sempre pagato le tasse e adesso che non abbiamo più niente, ci trattano come carne da macello.”

La reazione di Luciano è più che capibile, ha lavorato una vita per avere qualcosa e adesso si ritrova a dover perdere tutto. La casa in cui abita è costata moltissimo e non ha ipoteche sopra, una vera manna dal cielo per chiunque voglia muoversi e mettere un pignoramento sulla casa.

Il suo patrimonio è in pericolo e non sa davvero come fare a proteggere la casa.

Ricapitoliamo:
Ci sono degli affidamenti con le banche che Luciano non riesce a sostenere date le poche entrate dell’azienda. Tutti i debiti con le banche non hanno fideiussioni, sai perché?
Perché si tratta di una SNC e tutti i soci sono responsabili in solido.
Debiti con Fornitori che stanno mandando lettere per riprendere i loro soldi dopo che hanno rifornito Luciano.
I dipendenti che stanno facendo fatica a prendere lo stipendio.

Le proprietà di Luciano:
Casa di proprietà completamente libera da vincoli del valore di oltre un milione di euro.
Il magazzino di stoccaggio che ha un’ipoteca per un residuo di mutuo di circa cinquanta mila euro.
I macchinari dell’azienda sono da proteggere, altrimenti un’azione di pignoramento metterebbe completamente fine al lavoro.
Ci sono altri immobili acquistati durante gli anni di punta. Uno al mare e uno in montagna per un valore totale di circa trecentocinquanta mila euro.

Ti ho precedentemente detto che ci sono altri soci nella SNC, la moglie che ha il cinquanta per cento della casa di Luciano e il fratello, anch’esso con le sue proprietà.

Adesso capisci quanto stiano rischiando i tre soci.
Cosa potrebbe succedere se venisse richiesto un fallimento da parte dei creditori?
Quali proprietà rischiano i soci?
C’è la possibilità che i debiti con le banche non si possano risolvere?
E i debiti con i Fornitori, come si possono azzerare?
E i dipendenti?

Luciano ha davvero bisogno di tornare a vivere e a dormire serenamente. Se lo vedeste in volto non sembra neanche un signore di cinquantacinque anni, ma un ultra pensionato di settanta.
Il suo viso è sciupato dall’ansia e dalle paure di ciò che potrebbe succedere.

Immagina se Potessimo Togliere Tutte queste Rogne dalla vita di Luciano.

Come sarebbe la sua vita senza più debiti e con le proprietà in sicurezza?

Prova ad immaginare se potessimo dare a Luciano il tempo necessario per potersi riprendere e ricominciare a lavorare in modo migliore senza più bisogno di banche.

Ci sono moltissime domande a cui rispondere ma le affronteremo nel prossimo articolo.
La nostra storia è davvero lunga e vogliamo che tu la capisca nel modo migliore in modo che le scelte che prenderai dovranno essere le più giuste per te, per questo abbiamo deciso di dividerla in più parti.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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La storia di oggi riguarda un imprenditore Lombardo che da anni lavora nel settore del tessile. La sua SNC, produce tessuti per moltissime marche prestigiose, li taglia, li confeziona e ci applica sopra l’etichetta con il brand che domani tu pagherai uno sproposito perché pensi che sia stato il signor XXX a confezionarlo di persona per te.

La SNC ha altri due soci, la moglie e il fratello.

La sua azienda ha sempre lavorato moltissimo, uno perché lavora davvero bene, due perché fino a non molti anni fa il Made in Italy era una caratteristica importante e le case di firma, volevano assolutamente prodotti ritagliati in Italia.

Le cose funzionano alla grande, il lavoro non manca, anzi, Luciano deve assumere molti dipendenti per stare dietro alle commesse che le aziende gli commissionano. Tessuti particolari, ritagli alla moda, colorazioni speciali, insomma tutto e di più per ottenere un prodotto finito e di qualità.

Luciano non bada a spese, si fa carico di debiti per ampliare la sua azienda.
Le banche vedono i suoi fatturati e sono ben felici di aprire posizioni di affidamento per anticipi fatture e pagamento stipendi. Facciamo un bel centomila euro per ogni affidamento in modo da consacrare per bene la tua volontà di impresa.

Luciano lavora in tromba per circa sette anni poi le cose incominciano a declinare. Le commesse sono sempre meno, gli “stilisti” chiedono prezzi di produzione più adeguati perché i prezzi dei capi cominciano ad essere fuori mercato per gli acquirenti. La crisi incomincia a farsi sentire, la gente comincia a comprare robaccia prodotta in stati che nemmeno se ne conosceva l’esistenza se non dalla lettura delle etichette.

I mercati crollano e le case di marca cominciano a spostare la produzione dei capi e dare lavoro alle aziende dei paesi dell’est in modo da poter essere competitivi sul mercato.

Ecco che nel giro di un anno, Luciano si ritrova con il culo per terra e con l’azienda in crisi.

Lavoro pari a zero, dipendenti da pagare, tasse da pagare e banche che chiedono le loro rate.

Luciano è disperato, non sa dove sbattere la testa. I debiti non lo fanno dormire la notte e l’ansia di andare in azienda il mattino seguente lo martella insistentemente.

“Perché il nostro stato permette tutto questo.
Perché non c’è un minimo di tutela per le persone come noi che per anni abbiamo foraggiato e sostenuto il Paese con i nostri soldi. Abbiamo sempre pagato le tasse e adesso che non abbiamo più niente, ci trattano come carne da macello.”

La reazione di Luciano è più che capibile, ha lavorato una vita per avere qualcosa e adesso si ritrova a dover perdere tutto. La casa in cui abita è costata moltissimo e non ha ipoteche sopra, una vera manna dal cielo per chiunque voglia muoversi e mettere un pignoramento sulla casa.

Il suo patrimonio è in pericolo e non sa davvero come fare a proteggere la casa.

Ricapitoliamo:
Ci sono degli affidamenti con le banche che Luciano non riesce a sostenere date le poche entrate dell’azienda. Tutti i debiti con le banche non hanno fideiussioni, sai perché?
Perché si tratta di una SNC e tutti i soci sono responsabili in solido.
Debiti con Fornitori che stanno mandando lettere per riprendere i loro soldi dopo che hanno rifornito Luciano.
I dipendenti che stanno facendo fatica a prendere lo stipendio.

Le proprietà di Luciano:
Casa di proprietà completamente libera da vincoli del valore di oltre un milione di euro.
Il magazzino di stoccaggio che ha un’ipoteca per un residuo di mutuo di circa cinquanta mila euro.
I macchinari dell’azienda sono da proteggere, altrimenti un’azione di pignoramento metterebbe completamente fine al lavoro.
Ci sono altri immobili acquistati durante gli anni di punta. Uno al mare e uno in montagna per un valore totale di circa trecentocinquanta mila euro.

Ti ho precedentemente detto che ci sono altri soci nella SNC, la moglie che ha il cinquanta per cento della casa di Luciano e il fratello, anch’esso con le sue proprietà.

Adesso capisci quanto stiano rischiando i tre soci.
Cosa potrebbe succedere se venisse richiesto un fallimento da parte dei creditori?
Quali proprietà rischiano i soci?
C’è la possibilità che i debiti con le banche non si possano risolvere?
E i debiti con i Fornitori, come si possono azzerare?
E i dipendenti?

Luciano ha davvero bisogno di tornare a vivere e a dormire serenamente. Se lo vedeste in volto non sembra neanche un signore di cinquantacinque anni, ma un ultra pensionato di settanta.
Il suo viso è sciupato dall’ansia e dalle paure di ciò che potrebbe succedere.

Immagina se Potessimo Togliere Tutte queste Rogne dalla vita di Luciano.

Come sarebbe la sua vita senza più debiti e con le proprietà in sicurezza?

Prova ad immaginare se potessimo dare a Luciano il tempo necessario per potersi riprendere e ricominciare a lavorare in modo migliore senza più bisogno di banche.

Ci sono moltissime domande a cui rispondere ma le affronteremo nel prossimo articolo.
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Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

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