Oggi si parla di un’impresa ligure che tratta frutta e verdura all’ingrosso. L’azienda in questione è pressata da un debito aziendale di quasi un milione di euro con molti fornitori, debiti per quasi trecento mila euro con le banche e circa trenta mila euro con Equitalia.
L’amministratore della SRL ci accoglie in questo complesso enorme, dove sono stabilizzati i magazzini generali di smistamento di frutta e ortaggi della Liguria.
E’ un complesso molto grande e ben organizzato, con tanto di accesso per camion, aree carico e scarico merci, magazzini di stoccaggio, celle frigorifere, uffici, bar ecc.
La struttura è nuova, in quanto è stata sostituita a quella vecchia, sia per locazione che per motivi di sicurezza.
A cosa ci troviamo di fronte?
Il titolare incomincia a raccontarci della crisi aziendale che sta passando e incomincia con l’elencare la natura dei suoi debiti aziendali, alcuni privati, ma con garanzie personali sue e della moglie.
Detto tra noi, ci sono altre aziende in crisi del settore ortofrutticolo, soprattutto dettaglianti.
Un rapido calcolo e ci troviamo di fronte agli importi che abbiamo esposto sopra.
In più ci sono delle difficoltà in quanto, la SRL, vorrebbe continuare a lavorare ma in questo momento galleggia tra poter fare utile e fallimento.
Non è tutto, alcuni fornitori hanno già pignorato conti correnti, beni strumentali e alcuni crediti di clienti.
La parte crediti dell’azienda, non è da sottovalutare, in quanto hanno circa settecentocinquanta mila euro da recuperare. Ci dicono subito che una buona parte di questi sono inesigibili, in quanto i clienti o sono falliti o sono stati pignorati.
La sua paura è quella del fallimento e la perdita dell’immobile di proprietà, sul quale c’è anche un mutuo aperto diversi anni fa, per ristrutturazione.
Come avrete capito, ci troviamo di fronte ad un caso abbastanza complesso.
Ci sono diverse azioni che dovremo muovere nei confronti dei debitori. Qui non serve una ristrutturazione del debito, bensì un modo per poter chiudere i debiti a saldo e stralcio, ma solo dopo che abbiamo messo in protezione la casa di famiglia.
Non solo, i nostri legali e contabili, devono analizzare una società in crisi e capire in quale modo evitare il fallimento dell’azienda e poter far ricominciare il titolare a lavorare.
Altro aspetto importante, il contratto di locazione tra la società e il consorzi, ha alcune clausole che non permettono le classiche soluzioni che altri potrebbero proporre.
Tutto sommato l’azienda, se riposta sulla strada giusta, potrebbe lavorare bene ed evitare di lasciare a casa i 4 dipendenti che attualmente stanno lavorando.
Ci lasciamo con proposito positivo, risolvere la situazione.
Ci riusciremo?
Vi dico già che i nostri professionisti hanno già trovato quello che serve fare e fra qualche giorno stupiremo il titolare con una serie di soluzioni da leccarsi i baffi.
Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.
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