Equitalia, truffa ai danni dei cittadini

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Ci è arrivata da pochi giorni una notizia che ha dello sconvolgente. Alcune persone all’interno di una delle sezioni di Equitalia, hanno montato una truffa ai danni di cittadini sardi della provincia di Sassari.

Coinvolti nella truffa, sono tre persone, fratello e sorella, che gestivano un’agenzia che si occupa di sbrigare pratiche per conto dei cittadini che hanno a che fare con il fisco. Queste pratiche dovevano essere valiate e sbrigate presso alcuni uffici di Pubblica Amministrazione.

Il terzo lavorava presso la sede di Equitalia di sassari e gestiva la truffa in questione direttamente da dietro le quinte.

La truffa si svolgeva in questo modo:

Lavorando appunto in collaborazione con una questa terza persona all’interno della sede di Sassari di Equitalia, i tre avevano accesso a tutta la situazione debitoria, e non, delle vittime. La terza persona, si occupava di falsificare documenti applicando timbri dismessi.

Secondo a quanto è apparso, la donna e il fratello avrebbero fornito, a circa 14 persone, documenti falsificati che mostravano l’esistenza di debiti ed obbligazioni tributarie da dover saldare.

Nella realtà, questi debiti, erano completamente inesistenti e in diversi casi non riportavano cifre corrette, in quanto venivano “gonfiati”.

Una volta ricevuto i soldi da parte delle vittime per pagare queste presunte cartelle o debiti, queste persone rilasciavano tanto di copia di F23 e F24 falsi allegati a false attestazioni dove confermavano l’avvenuto saldo, con tanto di firme e timbri dismessi e quindi non più in uso da parte di Equitalia.

Le indagini sono state  svolte attraverso un’attenta analisi delle movimentazioni sui conti correnti, dove venivano monitorate ingenti somme di denaro.

Attualmente la donna è in carcere mentre gli altri due complici sono agli arresti domiciliari.

Attenzione quindi a quando ricevete atti o cartelle di Equitalia, cercate sempre di valutare la fonte di derivazione. Date sempre un colpo di telefono o recatevi direttamente a qualche sportello per capire se realmente siete in una posizione debitoria o meno.

Fonte: unionesarda.it

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Coinvolti nella truffa, sono tre persone, fratello e sorella, che gestivano un’agenzia che si occupa di sbrigare pratiche per conto dei cittadini che hanno a che fare con il fisco. Queste pratiche dovevano essere valiate e sbrigate presso alcuni uffici di Pubblica Amministrazione.

Il terzo lavorava presso la sede di Equitalia di sassari e gestiva la truffa in questione direttamente da dietro le quinte.

La truffa si svolgeva in questo modo:

Lavorando appunto in collaborazione con una questa terza persona all’interno della sede di Sassari di Equitalia, i tre avevano accesso a tutta la situazione debitoria, e non, delle vittime. La terza persona, si occupava di falsificare documenti applicando timbri dismessi.

Secondo a quanto è apparso, la donna e il fratello avrebbero fornito, a circa 14 persone, documenti falsificati che mostravano l’esistenza di debiti ed obbligazioni tributarie da dover saldare.

Nella realtà, questi debiti, erano completamente inesistenti e in diversi casi non riportavano cifre corrette, in quanto venivano “gonfiati”.

Una volta ricevuto i soldi da parte delle vittime per pagare queste presunte cartelle o debiti, queste persone rilasciavano tanto di copia di F23 e F24 falsi allegati a false attestazioni dove confermavano l’avvenuto saldo, con tanto di firme e timbri dismessi e quindi non più in uso da parte di Equitalia.

Le indagini sono state  svolte attraverso un’attenta analisi delle movimentazioni sui conti correnti, dove venivano monitorate ingenti somme di denaro.

Attualmente la donna è in carcere mentre gli altri due complici sono agli arresti domiciliari.

Attenzione quindi a quando ricevete atti o cartelle di Equitalia, cercate sempre di valutare la fonte di derivazione. Date sempre un colpo di telefono o recatevi direttamente a qualche sportello per capire se realmente siete in una posizione debitoria o meno.

Fonte: unionesarda.it

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