Imprenditore pieno di debiti e un patrimonio da salvare

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Come può un imprenditore pieno di debiti salvare  il patrimonio?

Parliamo di Mario che ha una ditta individuale nel settore dell’arredamento.
Mario ha ereditato l’attività dal padre mancato poco più di tre anni fa.
Si sa, l’arredamento era uno dei settori più in crescita negli ultimi dieci anni per via del benessere che regnava nel bel paese.

Mario ha ereditato l’attività del padre ereditando anche tanti debiti. Se accetti un’eredità devi accettare anche i contro di questa decisione.

I contro erano ben nascosti dai fatturati dell’azienda che guadagnava e si poteva permettere di pagare le banche per migliaia di euro al mese. Ovvio che se la questione cambia, diminuiscono le entrate ma i debiti restano. Ecco che i dubbi di accettare l’eredità iniziano ad affiorare.

Mario oggi si ritrova a dover far fronte a circa milleottocento euro di rate di mutui. Questi mutui sono stati proposti dalle banche per chiudere vecchie posizioni di affidamenti che non erano più garantiti da nulla.

“Sai Mario, tu sei una persona per bene ma dobbiamo far fronte a quegli affidamenti aperti da tuo padre. Non vorrai mica deluderlo dopo tutti i sacrifici che ha fatto.
Poi, una volta che hai sistemato quelli, ti diamo altri soldi per farti lavorare”.

Adesso ti apri un mutuo, le rate sono meno invadenti delle trimestrali, ma sono comunque importi che alla lunga possono diventare insostenibili.

Secondo te dopo che mario ha accettato di aprire i mutui, le banche gli hanno dato altri soldi per farlo lavorare?
Assolutamente no, mettendolo ancora di più nei casini perché non avendo soldi per fare investimenti, e l’attività ha cominciato a traballare.

E così che oggi le rate dei mutui si fanno sempre più pesanti e l’imprenditore si trova in difficoltà con l’azienda.

La situazione dei debiti della ditta individuale è la seguente:
Cinquantasei mila euro con una banca, diecimila con un’altra banca e sedici mila con un’altra banca ancora.
Ottantatre mila euro di residuo mutuo ancora da pagare.

Come ti ho anticipato questi mutui sono andati a coprire degli affidamenti che erano stati aperti per far funzionare la ditta.
Sei un imprenditore e farsi dei debiti  sta nella norma, si delle banche!

Le posizioni di affidamento erano con quattro banche che man mano sono state risanate.
Una è stata sanata completamente per sessantamila euro.
Cavoli, esposizione di sessantamila euro per oltre dieci anni e chiusa completamente. Sai quanto si può recuperare dopo che avremo riscontrato usura?
Ti dico questo quasi con certezza perché ben oltre il novantacinque per cento dei conti da noi analizzati, si è riscontrata usura. Ecco perché sono abbastanza convinto di riscontrarne anche qui.

Altri affidamenti per un totale di centosettanta mila euro.

Tutti questi mutui sono intestati a lui come ditta individuale e a garanzia ci sono ben due appartamenti in una villetta bifamiliare più il capannone con negozio espositivo dell’attività di Mario.
In uno degli appartamenti ci vive lui con la moglie e il figlio, l’altro è vuoto.
Tutta la villetta è stata posta in vendita per coprire i debiti.

Ma possibile che un imprenditore debba vendere tutto per coprire i debiti dell’azienda?

Stiamo parlando di oltre settecentocinquanta mila euro di patrimonio.

A rischio?
Bé, vedi tu!

Se ti ricordi, negli ultimi articoli abbiamo parlato di come le banche ti chiedono il rimborso delle rate, e siamo d’accordo. Ma se dopo un’analisi le banche non riescono a dimostrare una somma di debito, la situazione cambia completamente faccia.

Vai a vederti questo articolo per capire meglio cosa dico.

Alla lunga lista di debiti con le banche, l’imprenditore ha anche una posizione di circa venticinquemila euro con Equitalia e ventotto mila euro con fornitori.

Guarda è la prima volta che do una mezza soluzione in pubblico ma è per farti capire una cosa importante.

Se Mario blocca le uscite con le banche, che sono circa milleottocento euro al mese perché le porta in causa, può rateizzare fino a centoventi rate Equitalia e se la togli di mezzo. Se fai due calcoli sono circa duecentodieci euro al mese.

Non male vero?
Blocchi le banche e rateizzi Equitalia.

Pensa che il suo commercialista gli ha proposto di fare un consolidamento dei debiti con un mutuo solo e mettere ipoteca sul patrimonio che ancora è libero da tutto.

Secondo te è una soluzione intelligente?

Non voglio generalizzare, perché conosco molti commercialisti che sanno davvero fare il loro lavoro, ma se mi permetti, altri dovrebbero andare a fare altro.

Ad ognuno il proprio mestiere.

Secondo te cosa si potrebbe fare?

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Come può un imprenditore pieno di debiti salvare  il patrimonio?

Parliamo di Mario che ha una ditta individuale nel settore dell’arredamento.
Mario ha ereditato l’attività dal padre mancato poco più di tre anni fa.
Si sa, l’arredamento era uno dei settori più in crescita negli ultimi dieci anni per via del benessere che regnava nel bel paese.

Mario ha ereditato l’attività del padre ereditando anche tanti debiti. Se accetti un’eredità devi accettare anche i contro di questa decisione.

I contro erano ben nascosti dai fatturati dell’azienda che guadagnava e si poteva permettere di pagare le banche per migliaia di euro al mese. Ovvio che se la questione cambia, diminuiscono le entrate ma i debiti restano. Ecco che i dubbi di accettare l’eredità iniziano ad affiorare.

Mario oggi si ritrova a dover far fronte a circa milleottocento euro di rate di mutui. Questi mutui sono stati proposti dalle banche per chiudere vecchie posizioni di affidamenti che non erano più garantiti da nulla.

“Sai Mario, tu sei una persona per bene ma dobbiamo far fronte a quegli affidamenti aperti da tuo padre. Non vorrai mica deluderlo dopo tutti i sacrifici che ha fatto.
Poi, una volta che hai sistemato quelli, ti diamo altri soldi per farti lavorare”.

Adesso ti apri un mutuo, le rate sono meno invadenti delle trimestrali, ma sono comunque importi che alla lunga possono diventare insostenibili.

Secondo te dopo che mario ha accettato di aprire i mutui, le banche gli hanno dato altri soldi per farlo lavorare?
Assolutamente no, mettendolo ancora di più nei casini perché non avendo soldi per fare investimenti, e l’attività ha cominciato a traballare.

E così che oggi le rate dei mutui si fanno sempre più pesanti e l’imprenditore si trova in difficoltà con l’azienda.

La situazione dei debiti della ditta individuale è la seguente:
Cinquantasei mila euro con una banca, diecimila con un’altra banca e sedici mila con un’altra banca ancora.
Ottantatre mila euro di residuo mutuo ancora da pagare.

Come ti ho anticipato questi mutui sono andati a coprire degli affidamenti che erano stati aperti per far funzionare la ditta.
Sei un imprenditore e farsi dei debiti  sta nella norma, si delle banche!

Le posizioni di affidamento erano con quattro banche che man mano sono state risanate.
Una è stata sanata completamente per sessantamila euro.
Cavoli, esposizione di sessantamila euro per oltre dieci anni e chiusa completamente. Sai quanto si può recuperare dopo che avremo riscontrato usura?
Ti dico questo quasi con certezza perché ben oltre il novantacinque per cento dei conti da noi analizzati, si è riscontrata usura. Ecco perché sono abbastanza convinto di riscontrarne anche qui.

Altri affidamenti per un totale di centosettanta mila euro.

Tutti questi mutui sono intestati a lui come ditta individuale e a garanzia ci sono ben due appartamenti in una villetta bifamiliare più il capannone con negozio espositivo dell’attività di Mario.
In uno degli appartamenti ci vive lui con la moglie e il figlio, l’altro è vuoto.
Tutta la villetta è stata posta in vendita per coprire i debiti.

Ma possibile che un imprenditore debba vendere tutto per coprire i debiti dell’azienda?

Stiamo parlando di oltre settecentocinquanta mila euro di patrimonio.

A rischio?
Bé, vedi tu!

Se ti ricordi, negli ultimi articoli abbiamo parlato di come le banche ti chiedono il rimborso delle rate, e siamo d’accordo. Ma se dopo un’analisi le banche non riescono a dimostrare una somma di debito, la situazione cambia completamente faccia.

Vai a vederti questo articolo per capire meglio cosa dico.

Alla lunga lista di debiti con le banche, l’imprenditore ha anche una posizione di circa venticinquemila euro con Equitalia e ventotto mila euro con fornitori.

Guarda è la prima volta che do una mezza soluzione in pubblico ma è per farti capire una cosa importante.

Se Mario blocca le uscite con le banche, che sono circa milleottocento euro al mese perché le porta in causa, può rateizzare fino a centoventi rate Equitalia e se la togli di mezzo. Se fai due calcoli sono circa duecentodieci euro al mese.

Non male vero?
Blocchi le banche e rateizzi Equitalia.

Pensa che il suo commercialista gli ha proposto di fare un consolidamento dei debiti con un mutuo solo e mettere ipoteca sul patrimonio che ancora è libero da tutto.

Secondo te è una soluzione intelligente?

Non voglio generalizzare, perché conosco molti commercialisti che sanno davvero fare il loro lavoro, ma se mi permetti, altri dovrebbero andare a fare altro.

Ad ognuno il proprio mestiere.

Secondo te cosa si potrebbe fare?

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

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