Mutui passivi o Debiti di finanziamento?

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L’accordo tra una banca ed un impresa alla stipula di un mutuo passivo, rappresenta per l’impresa stessa un debito di finanziamento. Il debito di finanziamento serve all’impresa per poter avviare la propria attività e proprio perchè ha bisogno di capitali si appoggia ad un mutuo, ma non solo, anche da un prestito, da un finanziamento, da un finanziamento dei soci a fondo perduto, cambiali, RI BA ecc.

Da specificare che il finanziamento da parte dei soci deve essere esterno al capitale sociale, magari a fondo perduto,  altrimenti diventa Capitale di Finanziamento.

In poche parole l’impresa accende un debito verso qualcuno, e un debito è quando la fonte di finanziamento è esterna all’impresa o al privato.

Vediamo ora la perte del mutuo.

L’accensione di un mutuo passivo è, per la banca, una variazione finanziaria negativa in conto “AVERE”, al contrario del rimborso delle rate del mutuo che va registrata come variazione finanziaria attiva, sempre per la banca, “DARE”.

Esistono diverse tipologie di Mutuo passivo, soprattutto quando queste caratteristiche sono distinte dalla variazione del tasso di interesse.

Facciamo un pò di chiarezza:

  • Il mutuo passivo a tasso fisso: il tasso di interesso è stabilito alla stipula del contratto e non può essere variato nel tempo.
  • Il mutuo passivo a tasso variabile: il tasso di interesse varia nel tempo, solitamente in base all’andamento del mercato. Esistono comunque altri fattori che determinano la variabilità del tasso di interesse, come ad esempio il dare delle agevolazioni alla clientela migliore, oppure dalla moneta interbancaria cioè, il tasso applicato dalle banche per le operazioni di prestito fra istitutidi credito.

Per le modalità di calcolo della rata del mutuo passivo, dobbiamo distinguere 4 categorie:

  • mutui con rata prefissata: l’importo della rata è prefissato alla stipula del contratto, in caso di tasso variabile però, la variazione è applicata NON sull’importo della rata mensile, ma sul numero di rate, che possono aumentare o diminuire;
  • mutui con preammortamento: l’impresa corrisponde, nel primo periodo successivo alla stipula del contratto di mutuo, i soli interessi. La parte capitale verrà restituita in seguito;
  • ammortamento a quota capitale costante: alla quota capitale, che rimane fissa per tutto il periodo di rimborso, si devono sommare gli interessi. A quest punto si può definire l’importo della rata mensile;
  • ammortamento a rata costante: l’importo della rata di rimborso rimane fissa, la variazione è determinata dalla quota capitale che aumenta mentre quella degli interessi diminuisce. Ovviamente la quota interessi sarà più alta nel primo periodo.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Da specificare che il finanziamento da parte dei soci deve essere esterno al capitale sociale, magari a fondo perduto,  altrimenti diventa Capitale di Finanziamento.

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  • Il mutuo passivo a tasso fisso: il tasso di interesso è stabilito alla stipula del contratto e non può essere variato nel tempo.
  • Il mutuo passivo a tasso variabile: il tasso di interesse varia nel tempo, solitamente in base all’andamento del mercato. Esistono comunque altri fattori che determinano la variabilità del tasso di interesse, come ad esempio il dare delle agevolazioni alla clientela migliore, oppure dalla moneta interbancaria cioè, il tasso applicato dalle banche per le operazioni di prestito fra istitutidi credito.

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  • mutui con rata prefissata: l’importo della rata è prefissato alla stipula del contratto, in caso di tasso variabile però, la variazione è applicata NON sull’importo della rata mensile, ma sul numero di rate, che possono aumentare o diminuire;
  • mutui con preammortamento: l’impresa corrisponde, nel primo periodo successivo alla stipula del contratto di mutuo, i soli interessi. La parte capitale verrà restituita in seguito;
  • ammortamento a quota capitale costante: alla quota capitale, che rimane fissa per tutto il periodo di rimborso, si devono sommare gli interessi. A quest punto si può definire l’importo della rata mensile;
  • ammortamento a rata costante: l’importo della rata di rimborso rimane fissa, la variazione è determinata dalla quota capitale che aumenta mentre quella degli interessi diminuisce. Ovviamente la quota interessi sarà più alta nel primo periodo.

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