Trust in Italia

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Possibile che ancora oggi, il Trust in Italia, sia ancora oggetto di discussione sull’affidabilità della protezione del patrimonio o meno? Quali sono gli aspetti comuni che frenano un legale a proporti questo strumento legale.

C’è ancora molta ignoranza difronte al Trust in Italia, potentissimo strumento di tutela del patrimonio, da parte di professionisti, a volte i cosiddetti “più bravi del paese”.

Come abbiamo detto più volte, ci sono diverse tipologie di Trust ed ognuna di esse si suddivide ancora in altre.

L’atto di Trust non è uno strumento finito a se stesso, ma diviene uno strumento legale dinamico, adattabile alla casistica in cui ti trovi.

Per farti capire meglio, non è un oggetto e non ha un costo fisso, come comprare un chilo di prosciutto.

Il Trust, come detto più volte, si adatta alla tua situazione, ma chi te lo propone, deve conoscere esattamente in che situazione stai e dove vuoi arrivare in modo da istituire un trust di scopo adatto alle tue esigenze.

Lasciamo perdere chi non te lo propone, perché li rasentiamo la pazzia.

Perché molti legali si sentono ancora di non poter promuovere il Trust come vero strumento di protezione del patrimonio?

Ti do quattro motivi:

  • Non conoscono lo strumento
  • Ne hanno sentito parlare in modo sbagliato
  • Non hanno voglia di aggiornarsi professionalmente
  • E’ più comodo e veloce guadagnare soldi proponendo le classiche cose che non risolvono, ma almeno riempiono le tasche senza troppi sforzi

L’Italia, in forte controtendenza con gli altri paesi, firmatari e non della Convenzione de L’AIA del 1 Luglio 1985 sulla legge dell’applicabilità del Trust e sul loro riconoscimento, ha per adesso scelto di non attrezzarsi di una normativa interna a riguardo.

Sulla base di questo, possiamo capire la grande ignoranza da parte di molti esperti del settore che, invece di aggiornarsi, capire e mettersi dalla parte dei cittadini, tendono invece a coprirsi di arroganza consigliando sempre i soliti e poco efficienti metodi di protezione del patrimonio.

I Trust chiedono quindi al notaio e a qualunque altro professionista, un rilevante sforzo di adeguamento concettuale e, al tempo stesso, la capacità di calarsi nella fase funzionale del rapporto, così come viene comunque affrontato direttamente dal sito del notariato.

Perché allora molti professionisti sconsigliano una cosa che non conoscono?

Ti rispondo con i quattro motivi precedenti:

  • Non conoscono lo strumento = Non vogliono sembrare ignoranti
  • Ne hanno sentito parlare in modo sbagliato = Riportano informazioni distorte
  • Non hanno voglia di aggiornarsi professionalmente = Pigrizia oppure Peccano di presunzione e sanno già tutto
  • E’ più comodo e veloce guadagnare soldi proponendo le classiche cose che non risolvono, ma almeno riempiono le tasche senza troppi sforzi = Anche loro hanno delle spese e devono trovare modo per pagarle

Se vuoi chiarirti le idee, contattaci che ne parliamo.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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C’è ancora molta ignoranza difronte al Trust in Italia, potentissimo strumento di tutela del patrimonio, da parte di professionisti, a volte i cosiddetti “più bravi del paese”.

Come abbiamo detto più volte, ci sono diverse tipologie di Trust ed ognuna di esse si suddivide ancora in altre.

L’atto di Trust non è uno strumento finito a se stesso, ma diviene uno strumento legale dinamico, adattabile alla casistica in cui ti trovi.

Per farti capire meglio, non è un oggetto e non ha un costo fisso, come comprare un chilo di prosciutto.

Il Trust, come detto più volte, si adatta alla tua situazione, ma chi te lo propone, deve conoscere esattamente in che situazione stai e dove vuoi arrivare in modo da istituire un trust di scopo adatto alle tue esigenze.

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  • Non conoscono lo strumento
  • Ne hanno sentito parlare in modo sbagliato
  • Non hanno voglia di aggiornarsi professionalmente
  • E’ più comodo e veloce guadagnare soldi proponendo le classiche cose che non risolvono, ma almeno riempiono le tasche senza troppi sforzi

L’Italia, in forte controtendenza con gli altri paesi, firmatari e non della Convenzione de L’AIA del 1 Luglio 1985 sulla legge dell’applicabilità del Trust e sul loro riconoscimento, ha per adesso scelto di non attrezzarsi di una normativa interna a riguardo.

Sulla base di questo, possiamo capire la grande ignoranza da parte di molti esperti del settore che, invece di aggiornarsi, capire e mettersi dalla parte dei cittadini, tendono invece a coprirsi di arroganza consigliando sempre i soliti e poco efficienti metodi di protezione del patrimonio.

I Trust chiedono quindi al notaio e a qualunque altro professionista, un rilevante sforzo di adeguamento concettuale e, al tempo stesso, la capacità di calarsi nella fase funzionale del rapporto, così come viene comunque affrontato direttamente dal sito del notariato.

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  • Non conoscono lo strumento = Non vogliono sembrare ignoranti
  • Ne hanno sentito parlare in modo sbagliato = Riportano informazioni distorte
  • Non hanno voglia di aggiornarsi professionalmente = Pigrizia oppure Peccano di presunzione e sanno già tutto
  • E’ più comodo e veloce guadagnare soldi proponendo le classiche cose che non risolvono, ma almeno riempiono le tasche senza troppi sforzi = Anche loro hanno delle spese e devono trovare modo per pagarle

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Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

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