Vendere una casa per saldare un debito

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Sei una fra le tante persone che sta pensando che vendere casa sia la cosa migliore per far fronte al pagamento di un debito o all’estinzione del mutuo perché non si è più in grado di pagare le rate?

Se si, ti chiedo di leggere attentamente questo articolo.

Il ragionamento che voglio proporti è perché vendere una casa per estinguere un debito non sempre è la soluzione migliore.

Primo fattore: il prezzo.

Se questo debito è piccolo e la vendita dell’immobile coprirebbe interamente il saldo del credito vantato, allora è cosa giusta. Ma se il debito è molto alto, sappi che oggi come oggi il mercato immobiliare è calato tantissimo e il prezzo che chiedi per la vendita non potrebbe essere congruo con il mercato attuale.

E’ vero che il prezzo richiesto potrebbe risolverti diverse complicazioni, magari estinguere il mutuo, più il finanziamento dell’auto, la carta di credito o altro. Ma ragiona sempre in termini di prezzo.

Il prezzo che chiedi non è il prezzo del mercato.

Tu chiedi un prezzo per una tua esigenza e questo al mercato non importa. Se il prezzo non è congruo ti ritrovi un immobile sulle spalle per parecchio tempo.

Lascia perdere a vari ragionamenti sul saldo a stralcio. Le banche lo attuano, ma devi avere la liquidità pronta per affrontarlo. Inoltre un saldo e stralcio con i fiocchi, va fatto solamente quando al creditore viene tolta la possibilità di maneggiare il coltello dalla parte del manico.

Se hai un immobile che copre 2 o 3 volte il debito, pensi che la banca offra un saldo a stralcio? Forse ti verrà in contro con un 10% meno, ma non di più… perché?
Perché se vende l’immobile all’asta rientra di tutto il credito, comprese spese legali e interessi.
Diversamente, se ti proteggi e la banca non ha più nulla a cui aggrapparsi, il saldo e stralcio diventa interessante.

Secondo fattore: il tempo.
La difficoltà della vendita non è solo relativa al prezzo ma anche al tempo impiegato per la rivendita.
Pubblicità, ricerca del cliente, mutuabilità del cliente, fissare l’atto.

Se ti trovi a poter vendere una casa ad un prezzo ragionevole, sappi che per il mercato questo sarebbe ottimo. Se puoi farlo, fallo subito e in fretta prima che i creditori avanzino con un pignoramento.

Chi compra però deve avere le spalle coperte per ottenere un’erogazione di mutuo.
Se non è lui stesso deve mettere di mezzo un genitore o un parente che gli faccia da garante.

Oggi le banche, solo per valutare una pratica d’acquisto per prima casa, ci mettono fra i 60 e i 90 giorni quando si è fortunati. Altrimenti il tempo è di molto maggiore.

Questo solo per analizzare la pratica… ma se  il potenziale acquirente non è mutuabile? Avanti con il secondo cliente  o con il terzo. E via via i mesi passano e i creditori non stanno molto ad aspettare i vostri, giusti, comodi.

Terzo fattore: l’emotività.
Svendere casa non fa piacere a nessuno, soprattutto se si sono spesi soldi in ristrutturazione per abbellire a piacimento e rendere più personale l’ambiente domestico.
Ma la cosa a cui bisogna attenersi adesso è il ragionamento: Quanto ci perdo e cosa ci guadagno.

Se si pensa solamente a quanto si perde e non si è disposti a rinunciare a qualcosa per raddrizzare la situazione, state certi che ci sarà qualcun altro che il bene lo metterà in vendita per voi e ad un prezzo di molto inferiore. Più del 50% del valore.
Sembrano parole assurde, ma vi garantisco che è la verità. Perché se non siete disposti a scendere di prezzo per la vendita veloce, vi terrete si una casa, momentaneamente, ma la banca o qualcun altro creditore la pignorerà, la metterà n vendita all’asta e il prezzo verrà deciso di volta in volta, con riduzioni del 25%.

Non solo, ma se il debito non viene estinto, rimani debitore della differenza che non è stata esaudita e la banca si rivale su eventuali garanti. In più ricordati che finché il debito non è estinto avrai una segnalazione in CrIF e non potrai accedere a nessuna forma di credito, nemmeno ad un piccolo prestito per cambiare un frigorifero.

Pensaci bene…

Quanto ci perdo e cosa ci guadagno.
Capisci cosa voglio dire?
Ho voluto aiutarti a ragionare in modo che quando dovrai prendere una decisione, la farai con più razionalità.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Se si, ti chiedo di leggere attentamente questo articolo.

Il ragionamento che voglio proporti è perché vendere una casa per estinguere un debito non sempre è la soluzione migliore.

Primo fattore: il prezzo.

Se questo debito è piccolo e la vendita dell’immobile coprirebbe interamente il saldo del credito vantato, allora è cosa giusta. Ma se il debito è molto alto, sappi che oggi come oggi il mercato immobiliare è calato tantissimo e il prezzo che chiedi per la vendita non potrebbe essere congruo con il mercato attuale.

E’ vero che il prezzo richiesto potrebbe risolverti diverse complicazioni, magari estinguere il mutuo, più il finanziamento dell’auto, la carta di credito o altro. Ma ragiona sempre in termini di prezzo.

Il prezzo che chiedi non è il prezzo del mercato.

Tu chiedi un prezzo per una tua esigenza e questo al mercato non importa. Se il prezzo non è congruo ti ritrovi un immobile sulle spalle per parecchio tempo.

Lascia perdere a vari ragionamenti sul saldo a stralcio. Le banche lo attuano, ma devi avere la liquidità pronta per affrontarlo. Inoltre un saldo e stralcio con i fiocchi, va fatto solamente quando al creditore viene tolta la possibilità di maneggiare il coltello dalla parte del manico.

Se hai un immobile che copre 2 o 3 volte il debito, pensi che la banca offra un saldo a stralcio? Forse ti verrà in contro con un 10% meno, ma non di più… perché?
Perché se vende l’immobile all’asta rientra di tutto il credito, comprese spese legali e interessi.
Diversamente, se ti proteggi e la banca non ha più nulla a cui aggrapparsi, il saldo e stralcio diventa interessante.

Secondo fattore: il tempo.
La difficoltà della vendita non è solo relativa al prezzo ma anche al tempo impiegato per la rivendita.
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Se ti trovi a poter vendere una casa ad un prezzo ragionevole, sappi che per il mercato questo sarebbe ottimo. Se puoi farlo, fallo subito e in fretta prima che i creditori avanzino con un pignoramento.

Chi compra però deve avere le spalle coperte per ottenere un’erogazione di mutuo.
Se non è lui stesso deve mettere di mezzo un genitore o un parente che gli faccia da garante.

Oggi le banche, solo per valutare una pratica d’acquisto per prima casa, ci mettono fra i 60 e i 90 giorni quando si è fortunati. Altrimenti il tempo è di molto maggiore.

Questo solo per analizzare la pratica… ma se  il potenziale acquirente non è mutuabile? Avanti con il secondo cliente  o con il terzo. E via via i mesi passano e i creditori non stanno molto ad aspettare i vostri, giusti, comodi.

Terzo fattore: l’emotività.
Svendere casa non fa piacere a nessuno, soprattutto se si sono spesi soldi in ristrutturazione per abbellire a piacimento e rendere più personale l’ambiente domestico.
Ma la cosa a cui bisogna attenersi adesso è il ragionamento: Quanto ci perdo e cosa ci guadagno.

Se si pensa solamente a quanto si perde e non si è disposti a rinunciare a qualcosa per raddrizzare la situazione, state certi che ci sarà qualcun altro che il bene lo metterà in vendita per voi e ad un prezzo di molto inferiore. Più del 50% del valore.
Sembrano parole assurde, ma vi garantisco che è la verità. Perché se non siete disposti a scendere di prezzo per la vendita veloce, vi terrete si una casa, momentaneamente, ma la banca o qualcun altro creditore la pignorerà, la metterà n vendita all’asta e il prezzo verrà deciso di volta in volta, con riduzioni del 25%.

Non solo, ma se il debito non viene estinto, rimani debitore della differenza che non è stata esaudita e la banca si rivale su eventuali garanti. In più ricordati che finché il debito non è estinto avrai una segnalazione in CrIF e non potrai accedere a nessuna forma di credito, nemmeno ad un piccolo prestito per cambiare un frigorifero.

Pensaci bene…

Quanto ci perdo e cosa ci guadagno.
Capisci cosa voglio dire?
Ho voluto aiutarti a ragionare in modo che quando dovrai prendere una decisione, la farai con più razionalità.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

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